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DISTURBI DELLA PERSONALITA'

La personalità (o carattere) è stata definita in molti modi, ma si può dire che sia l'insieme delle caratteristiche, o tratti stabili, che rappresentano il modo con il quale ciascuno di noi risponde, interagisce, percepisce e pensa a ciò che gli accade. I disturbi di personalità possono essere considerati delle espressioni estreme di caratteristiche che noi tutti possediamo e sono caratterizzati dalla rigidità e dalla presentazione inflessibile di tali tratti, anche nelle situazioni meno opportune. Tali disturbi vengono suddivisi in tre gruppi: il gruppo strano/eccentrico che comprende quei disturbi che appaiono strani ed eccentrici, il gruppo amplificativo/imprevedibile nel quale rientrano le patologie amplificative, emotive ed imprevedibili ed il gruppo ansioso/timoroso caratterizzato dai disturbi che appaiono ansiosi e timorosi. Fanno parte del primo gruppo il disturbo paranoide, schizoide e schizotipico; nel secondo gruppo rientrano il disturbo antisociale, borderline, istrionico e narcisistico; nel terzo gruppo troviamo il disturbo evitante, dipendente e ossessivo-compulsivo. Il trattamento di un disturbo di personalità può richiedere molto tempo. I tratti di personalità quali i meccanismi di difesa, le convinzioni e gli schemi di comportamento richiedono molti anni per instaurarsi, e cambiano lentamente. I cambiamenti di solito si verificano secondo una sequenza prevedibile e per facilitarli sono necessarie diverse modalità di trattamento. La riduzione degli stress ambientali può eliminare rapidamente sintomi come l'ansia o la depressione. Comportamenti come l'imprudenza, l'isolamento sociale, la mancanza di assertività o gli accessi di collera possono essere modificati nel corso di svariati mesi. Il trattamento è volto ad individuare non solo i comportamenti disfunzionali, ma anche il tessuto di cognizioni, aspetti affettivi e strategie che caratterizzano il disturbo. Si tratta dell’analisi approfondita della struttura disadattiva del paziente che si riflette nel suo modo di pensare, agire, provare emozioni, fronteggiare i problemi. Fondamentale è l’analisi degli schemi di base o profondi. Il trattamento dei disturbi di personalità deve implicare, infatti, la modificazione degli schemi disturbanti o disadattivi che sono convinzioni perduranti, inflessibili e pervasive su di sé e sul mondo e che influenzano fortemente i pensieri, le credenze e i comportamenti.

Gli scopi della terapia e il processo di cambiamento richiedono:

- che la struttura disadattiva venga abbandonata;

- che venga adottata una struttura maggiormente adattiva;

- che la nuova struttura si generalizzi nei pensieri, nei modi di provare emozioni, nei comportamenti, e sia mantenuta nel tempo.



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